In RoboCop vedevo un fratello Se fosse esistito di fisso mi avrebbe protetto Dieci anni dopo il primo film venivo al mondo E manco era inverno 22 anni e cerco amore da uno schermo Se viaggi un po' con la mente mi immagino che quei cuori Non li faccia tu, ma siano frutto dei tuoi processori Detesto stare a casa, non voglio stare fuori Ti fisso pixellata e mi volano le stagioni Conosco la distanza, so parlarne, l'ho percorsa Parti felice e torni con l'anima decomposta Ogni passo verso casa somiglia spesso a una corsa Ma adoro soffrire, quindi sai che c'è? L'ho fatto apposta A innamorarmi di una stronza dall'altra parte del mondo Convincendomi di avere fatto colpo Ascolti i miei racconti Come fosse un film in cui ci scappa il morto Ma qui non muore nessuno, purtroppo Ho uno zaino con tutto il peso delle incertezze Tu per me sei un Cyborg e nella valigia non metti niente Vorrei fosse facile Prendere un mezzo e venire da te a casa Ma per me sei un Cyborg e nella tua stanza non metti niente Ragioniamo, il cavo rosso è una bomba a orologeria Se taglio il cavo giallo, a breve non sarai più mia Se premo il tasto grigio, forse è una mezza pazzia Se collego tutti quanti i circuiti, te ne vai via È così che ti vedo, è così che ti sento Ci sentiamo tra due ore perché oggi hai il rientro Il professore di algebra vuole solo portarti a letto E pure io ho un desiderio Prendere un'arma e poi bucargli il petto Ma che cazzo ti sto dicendo, che forse manco esisti Sei soltanto un incubo perfetto Una dea che piange sangue e che lo perde dallo sterno Perché ha un cuore così grande che non ci sta tutto dentro Non so quanto tu ricambi, hai gli occhi abbastanza grandi Per farmi notare le mie cazzate e tutti i miei sbagli Anche se l'uomo è nato per disintegrare ogni rapporto Sono diverso, te lo dimostro, giuro Ho uno zaino con tutto il peso delle incertezze Tu per me sei un Cyborg e nella valigia non metti niente Vorrei fosse facile Prendere un mezzo e venire da te a casa Ma per me sei un Cyborg e nella tua stanza non metti niente