"No! Sono salito sulla cattedra per ricordare a me stesso Che dobbiamo sempre guardare le cose da angolazioni diverse E il mondo appare diverso da quassù. Non vi ho convinto? Venite a vedere voi stessi." Come sto beh ora meglio, grazie A quelle nottate in cui ero sveglio e le Ansie a strozzare il fiato come le disgrazie Para per ogni idea che si aggirava Ma erano blocchi mentali infami un po' come le distanze C'è spazio, siediti qui fai compagnia al massimo Scopri che panico e follia non affascinano Dipingo astratto un me drastico Il classico risultato non ha il sapore di ciò che mastico Perché darsi contro quando si stringe la morsa Fermar la mente scossa e usare il doppio della forza È chiaro che per farlo tocca sbatter la capoccia Ed io per quanto l'ho sbattuta ho fatto il callo sulle ossa I consigli ricevuti li ho apprezzati non seguiti Tengo sempre in mente i nomi dei fratelli perseguiti Provassi a disegnare ciò che ho visto per la city Non basterebbero colori nè fogli infiniti Quando mi chiedono con il sorriso come stai A me che un giorno buono nella vita proprio mai Sorrido rispondendo con un "bene, dai" Rimango in piedi non importa quante me ne dai Ti chiedono con il sorriso come stai A te che un giorno buono nella vita proprio mai Sorridi rispondendo con un "bene, dai" Rimani in piedi non importa se le prenderai Disegno con dei suoni perché qui non c'è un colore Così che possa avere il quadro della situazione La mano dà tremore Ma nonostante questo provo spesso a Dare ad ogni gesto la sua dimensione Ad ogni pennellata data è una risata fatta La lacrima che ho speso per sfogare la mia rabbia Un'onda che cancella ciò che ho scritto sulla sabbia Il tesoro che ho trovato senza aiuto di una mappa Nemmeno bado a ciò che provo quando tiro linee Come chi non prova più niente quando tira linee La differenza tra la vita e morte qui è sottile Il punto di rottura lo si tocca col soffrire Credevo troppo poco in me ed ora beh, no Perché ho combattuto demoni interni come Rimbaud Se mi domandi chi sono io ancora non lo so Ma combatto fino al giorno in cui forse lo capirò Quando mi chiedono con il sorriso come stai A me che un giorno buono nella vita proprio mai Sorrido rispondendo con un "bene, dai" Rimango in piedi non importa quante me ne dai Ti chiedono con il sorriso come stai A te che un giorno buono nella vita proprio mai Sorridi rispondendo con un "bene, dai" Rimani in piedi non importa se le prenderai Scrivo sta strofa 38 di febbre il 28 dicembre E l'ansia dei 28 si sente Non sono più il bambino bravo con in mano i pastelli Ora ho le mani in pasta e no che non mi bastano quelli Vorrei tornare a quando il dramma era un ginocchio sbucciato Non chiudo occhio da giorni mi pare un gioco truccato Una sorta di Tetris che non conosce mai fine Eppure di incastri ne ho fatti penso che sai che vuol dire Dò concime alla mia terra così coltivo La stanchezza la avverto ma continuo C'è che chiede "Willy i testi li scrivi a penna o a matita?" Io invece scrivo al PC, pensa che merda la vita Ad ogni modo resto in piedi non sono sconfitto Più forte di ogni tua guerra resisto ad ogni conflitto E se mi chiedi qui con il sorriso come stai Il secondo verso è il pezzo che ti ascolterai Quando mi chiedono con il sorriso come stai A me che un giorno buono nella vita proprio mai Sorrido rispondendo con un "bene, dai" Rimango in piedi non importa quante me ne dai Ti chiedono con il sorriso come stai A te che un giorno buono nella vita proprio mai Sorridi rispondendo con un "bene, dai" Rimani in piedi non importa se le prenderai Quando mi chiedono con il sorriso come stai A me che un giorno buono nella vita proprio mai Sorrido rispondendo con un "bene, dai" Rimango in piedi non importa quante me ne dai Ti chiedono con il sorriso come stai A te che un giorno buono nella vita proprio mai Sorridi rispondendo con un "bene, dai" Rimani in piedi non importa se le prenderai