Non mi torturare, sono già due settimane Ho voglia di parlare, solo come un matto, solo come un cane Canne, no, devo pagare altre puttanate Poi voglio dormire, non voglio più menate Non voglio un etto, voglio un letto Mangiarvi in testa, farvi il culo Poi invitarvi a cena per un chiarimento Sto a digiuno a giugno, giuro, giù non scendo Giusto il tempo di capire quanto è giusto il fallimento In mente ho tutto, distrutto in metro prima del lavoro Mezzo storto, ho già il fumo addosso alle otto Pioggia a dirotto, tornerò a casa Con te o da solo, con te o da solo Conterò solo, conterò solo sulla fame Quando mi scordo di mangiare Conterò solo sulle barre Quando non so più chi sono e non so che fare Stanotte pane e sale, rido per non pagare Un'insegna spenta come la tua sigaretta Dico aspetta, quanto è facile mollare e darmi retta Quando l'aria mi sta stretta e sento male, in vecchie carie Cerco vita tra i passanti della lilla Metto dita tra i passanti della cinta Non morirò manco per finta Fanculo a quella fitta sopra al cuore Devo chiudere il mio disco Cristo, saprai il mio nome (maggio) Ho inventato un mondo per non stare solo Ho il fiato corto, corro in fondo al corridoio È buio non mi trovo, ero un bimbo solo, solo l'ho capito dopo Ho inventato un mondo per non stare solo Te lo porto ora che è giorno di nuovo Sono in soggiorno con una cartella in testa Ho la finestra aperta, la brezza, una sicurezza senza parabrezza Ci crederò una volta o almeno mezza Con le braccia al vento come Montella Ma ero solo e il fiato corto Ero solo e il fiato corto Ero solo, ero solo Ero solo un cognome Ero solo il mio nome Ero solo al bancone Ero solo al balcone Ero solo e un pallone Ero solo, ero solo, ero solo Ero solo al balcone Ero solo al bancone Ero solo il mio nome Ero solo e un pallone Ero solo un coglione