Apro la porta piano piano e cammino lentamente Per non svegliare te... Ma poi mi accorgo che sul letto c'è soltanto un foglio In cui mi dici che Che tu non ci sei più E non ritorni più... Riesco a ricordare lentamente L'ultima frase che mi hai detto e Che era tanto tempo che aspettavi Di passare una serata con me E mi è venuto da piangere Perché son riuscito a perdere, La vera vita da vivere E mentre dentro me bruciava un fuoco ardente ti ho cercata Ma di te non c'era già più niente, Allora sono uscito come un pazzo, ho bevuto, ho camminato, Ho ripensato a tutto quello che mi prende quando io non riesco a vedere più niente Tranne la voglia di sfidare la sorte Di sentirmi un vincente un perdente vabbè Non riesco neanche ad ascoltare le parole di un amico importante! Che ha già vissuto questa malattia persino sulla sua pelle E che sa tutto di me Ricordo che piangevi, mi parlavi E la tua mano cercava me Che indifferente da ogni lacrima che versavi Pensavo a tutt'altro tranne che. Stavo per perdere te Ma questa volta per sempre Ricordo tutte quelle scuse che inventavo pur di uscire per andare Solo ad accumulare sconfitte. Ricordo quella notte in cui mi sono trovato Di fronte alla mia fossa già scavata E ho ripensato a tutto quello che mi prende quando io non vedo più niente. Tranne la voglia di sfidare la sorte Di sentirmi un vincente un perdente vabbè Non riesco neanche ad ascoltare le parole di un amico importante Che ha già vissuto questa malattia persino sulla sua pelle E che sa tutto di me L'ultima mano per me L'ultima mano per me Che non ho niente da perdere Non ho più niente da perdere