Vedo la mia città Con la mia gente Che soffre, che muore E mi chiedo come sarà Quale futuro per il tricolore E vedo quei marmi e quegli altari Che ci ricordano la luce di ieri Che ci ricordano da dove veniamo e chi siamo Figli di un tuono che dal cielo si scaglia Di un legionario, di un ardito in battaglia Di una vestale al sacro fuoco che veglia Figli di Roma, figli d'Italia Figli di Enea, figli di Giove Di una lupa, di un'aquila che vola nel sole Figli del mare e della montagna Figli di Roma, figli d'Italia ♪ Vedo questa mia patria Violentata da banchieri e mercanti E penso alla storia e penso ai miei padri Poeti, eroi, condottieri e santi E vedo quei marmi e quegli altari Che ci ricordano la luce di ieri Che ci ricordano da dove veniamo e chi siamo Figli di un tuono che dal cielo si scaglia Di un legionario, di un ardito in battaglia Di una vestale al sacro fuoco che veglia Figli di Roma, figli d'Italia Figli di Enea, figli di Giove Di una lupa, di un'aquila che vola nel sole Figli del mare e della montagna Figli di Roma, figli d'Italia ♪ E vedo quei marmi e quegli altari Che ci ricordano la luce di ieri Che ci ricordano da dove veniamo e chi siamo Figli di un tuono che dal cielo si scaglia Di un legionario, di un ardito in battaglia Di una vestale al sacro fuoco che veglia Figli di Roma, figli d'Italia Figli di Enea, figli di Giove Di una lupa, di un'aquila che vola nel sole Figli del mare e della montagna Figli di Roma, figli d'Italia