(La calunnia è un venticello) La calunnia è un venticello Un'arietta assai gentile Che insensibile, sottile, leggermente Dolcemente incomincia a sussurrar Piano, piano, terra terra Sottovoce, sibilando Va scorrendo, va ronzando nelle orecchie della gente S'introduce destramente E le teste ed i cervelli Fa stordire, fa gonfiar Dalla bocca fuoriuscendo, lo schiamazzo va crescendo Prende forza a poco a poco Può bastare La confessione di un pentito Magari di uno che fa un nome a caso Solo perché gli salta la mosca al naso Può bastare È una notizia per sentito dire Va in prima pagina di un giornale E poi diventa verità ufficiale La calunnia è un venticello Ma in un lampo diventa una tempesta E produce un'esplosione come un colpo di cannone Un terremoto che fa tremare Un tumulto generale Che fa l'aria rimbombar E il meschino calunniato, avvilito, calpestato Sotto il pubblico flagello va a crepar Può bastare Una notizia per sentito dire Una soffiata più confidenziale Che quello è un nome che porta male E allora tocca ferro E quel nome non nominarlo È un pregiudizio senza fondamento Ma che ti costa rispettarlo? (La calunnia è un venticello) La calunnia è un venticello Un'arietta assai gentile Che insensibile, sottile, leggermente Dolcemente incomincia a sussurrar