In nessun luogo andai Per niente ti pensai E nulla ti mandai Per tuo ricordo Sul bordo m'affacciai D'abissi belli assai Su un dolce tedio a sdraio Amore, ti ignorai E invece costeggiai I lungomai M'estasiai, ti spensierai M'estasiai, e si spostò La sua testa estranea Che rotolò Cadere la guardai Riflessa tra i ghiacciai Sessanta volte che Cacciava fuori La lingua e t'abbracciai Di sangue m'inguaiai Tu quindi come stai? Se è lecito, che fai In quell'attualità Che pare vera? Come stai? Ti smemorai Ti stemperai e come sta La straniera? Lei come sta? Son le cose Che pensano ed hanno di te Sentimento, esse t'amano e non io Come assente rimpiangono te Son le cose che prolungano te La vista l'angolai Di modo che tu mai Entrassi col viavai Di quando sei Dolcezza e liturgia Orgetta e leccornia La prima volta che Ti vidi non guardai Da allora non t'amai Tu come stai? (Ah, come stai?) Rimpiangono te Son le cose, prolungano te Certe cose