Cos'è rimasto delle gioie e dei miei improbabili dolori? Cos'è servito il tempo dei miei straordinari batticuori? Avessi inventato qualcosa, si fa per dire, una pietanza Fossi stato un genio o almeno un terzino dell'Atalanta Mia madre mi diceva sempre: "smettila di bere!" E non sapeva ancora che dovevo ancora cominciare Io mi toccavo freneticamente pensando alle sue amiche Ah, le idee già da allora, le mie preferite Gli anni t'inseguono Quando sei solo Gli anni ti parlano Ma non è vero Gli anni rimangono (silenziosi, leggeri, stanno dove li metti) E si nascondono (negli odori, nei fogli, nel whisky, nei cassetti) Gli anni si impigliano E si aggrovigliano Vorrei parlarti Vorrei spiegarti Vorrei lasciarti E poi cercarti Vorrei sognare (che è stato solo un sogno che mi hanno raccontato) Senza dormire (perché il mondo non c'è quando io sono addormentato) E poi dormire (con una poesia che da sempre so a memoria) Senza sognare (e la ragazza usciva lentamente dalla storia) Gli anni continuano (telefona così per dirmi come ti va la scuola) Fatti guardare (come ti sei fatta bella, è vero, il tempo vola) Gli anni t'imbrogliano (io non so più se sono buoni o cattivi gli indiani) Però non vale (che stavo in piedi a vedere con chi usciva lei domani) Gli anni sorridono (e un'altra donna leggera, leggera danza sulle dita) Corrono avanti (e i colori, gli odori, gli amori, l'Inter, la partita) Gli anni che passano Non son mai tanti ♪ Gli anni miei Gli anni miei Gli anni Gli anni Gli anni Gli anni