Varco la soglia penna spoglia da ogni inibizione Convoglia il clima di tensione in ispirazione Trasforma le ferite in feritoie e la mia posizione È di stra... basta con sta citazione Nella stanza dei rapper non si respira L'aria che tira umilia chi lo fa da prima del 2000 Nella stanza della gratitudine, solo un rapper Non è spicchi il volo se mimi virgolette Nella stanza dell'inquietudine Pessoa Consiglia di vivere a pieno la noia Se vai dritto eviti il giro boa Sei la paranoia che si auto ingoia boa constrictor Nella stanza del rumore resto zitto E nella stanza del silenzio cerco il ritmo Nella stanza del governo c'è il diritto Di spacciare per decreto un editto Ogni mattina in fila all'ufficio immaginazione Una bambina è in fila all'ufficio dell'immigrazione La stanza del sacrificio per la tua generazione Resta chiusa con la scusa dell'evoluzione Ed io sono un boomer (che cos'è un boomer?) Davvero vuoi rubare nella stanza di Lupin Respiro l'aria che si infiamma nel cielo su Ken In cam coi Lumière Kamehameha... Hadoken Ho una stanza ad Atlantide sul fondale Dove i raggi del sole non riescono ad arrivare Nella stanza della vista cerco l'anima L'occhio è l'evoluzione biologica di una lacrima Logica che non gravita Attorno a una stanza statica Dentro la stanza pratica Rianima la mia stamina Lamina che si sguaina nella stanza della faida Ma credo nelle parole fede laica e laida Ma a volte, sono solo porte dietro porte Dietro porte dietro porte dietro porte Oltre, sono solo porte dietro porte E tu mi dici fatti forte ma forte di cosa O forse dovrei farmi Nella stanza di chi dosa Per chi non osa il torpore non riposa In camera c'è odore di crisantemi e mimosa All'ufficio dell'inaspettato Non avrei mai immaginato Di usare mimosa in un testo su un disco Nel Rap certe parole non le accetto Non capisco Non dire cacchio, dici cazzo, cristo L'insonnia uccide se la palpebra decide Notti di pietra nella camera che ride L'ansia recide, altera la mia bile Guardando me la sveglia ricarica le sue pile Nella camera dei camerati c'è un nuovo mito Con inputati non deputati nel suo partito Il fascino dei fasci, no mai subito Come cazzo ti viene di chiamare un figlio Benito Sognavo una fine eroica Ma il tedio ha messo in cella la mia parte stoica In testa ho una voce logorroica, paranoica La stanza cranica non è una scatola anecoica Nella stanza sovrastante urla dei bambini Dei vicini, tonfi continui Apro gli occhi nella stanza dei fastidi Bestemmie all'ingrosso Sto mal di testa non mi leva mai gli Oki di dosso Ma troppe volte, sono solo porte Dietro porte dietro porte Oltre, sono solo, sono solo, solo