Senti l'effetto diretto di voci distorte che mi gridavano di non demordere quando vidi in faccia la morte con gli occhi fuori dalle orbite. mamma abbracciami forte, ora più forte che puoi non piangere, il mio dolore è immenso ma non vale quanto un quarto delle tue lacrime. una lapide nitida, un immagine criptica, pagine di vita critica Non in pace ma incapace di quella fatica Dovendo estirpare ogni dolore dal petto Prenderlo dal cuore e gettarlo al vento Morendo dentro dal risentimento nell'intento La serenità non stà qua, E quel giorno in verità fu il giorno della verità Destino che è stato riscritto Modificando le linee che avevo sotto i palmi Sommando danni ad affanni vissuti negli anni a condannarmi Una data che... stà dentro di me Una ricorrenza per la mia coscienza senza nessun se Da allora pago il grosso costo rimasto scosso Verso il sange in questo Vedendo spesso l'inchiostro tingersi di rosso è il 28.05.99 è il giorno dell'inizio della fine Dalla mia prima crisi di panico Che lo spettacolo è finito chiudete il sipario Ricevetti una chiamata come un addebito tutto a carico del destinatario Ancora quell'eco lontano di una reminiscenza che mi confonde l'orario E non smette straordinario, lancette che vanno al contrario Segnato NERO sul diario dal 28/05/1999 Alzarsi la mattina a tratti è uno sforzo sovraumano Scienza sopravvivenza nella giungla. ho l'ansia che mi urla Se mando in dietro il disco come un pull up Mi mossi verso la finestra solamente per compiere quel gesto Ma mia madre disperata riuscì ad afferrarmi per un braccio Dopo non ebbi più il coraggio di farlo Parlo di un malessere di cui sento ancora lo strascico e spesso non posso controllarlo 2 anni sotto cure eppure le paure non mi mollano Pensieri che si affollano e paranoie che decollano Tensione sui nervi del collo Nervi a pezzi stenti guardarsi negli occhi E dirsi questo è un ADDIO e non un arrivederci! 28.05.99 è il giorno dell'inizio della fine