Ci sono anch'io, In questa piazza assolata. Anch'io. In un silenzio irreale. Disorientato e sudato nel mio cappotto invernale. Finisce qui, Al funerale di un grande nemico, La mia rincorsa infinita. E non vederlo in manette bruciava. Però riempiva la vita. AH, SE MUORE LUPIN, ZAZà CHE FA? AH, SE MUORE LUPIN, ZAZà CHE FA? PENSA A COME METTERE INSIEME QUEL CHE RESTA DEL GIORNO PENSA A COME METTERE INSIEME QUEL CHE RESTA DEL GIORNO E DI QUEL POCO CHE HA. Ci sono anch'io. E tremo come un bambino. Anch'io. Che ho da inventarmi il futuro. Per non avere più un senso al risveglio, un motivo, un lavoro. E prego anch'io. Perché stavolta non c'entro io. Hai fatto tutto da solo. E non l'hai perso quel vizio e le sento Le sirene che suonano, suonano in cielo AH, SE MUORE LUPIN, ZAZà CHE FA? AH, SE MUORE LUPIN, ZAZà CHE FA? PENSA A COME METTERE INSIEME QUEL CHE RESTA DEL GIORNO. PENSA A COME METTERE INSIEME QUEL CHE RESTA DEL GIORNO. E DI QUEL POCO CHE HA. Dovrei Dire alle persone che amo, che le amo. Credere a un satellite oppure a uno sciamano. Prendere le medicine in modo regolare. Prendere coraggio e le bollette da pagare. Scegliere a chi dare le chiavi di riserva. Rallentare in tempo prima di una curva. AH, SE MUORE LUPIN, ZAZàCHE FA? AH, SE MUORE LUPIN, ZAZà CHE FA? PENSA A COME METTERE INSIEME QUEL CHE RESTA DI SÉ. PENSA A COME METTERE INSIEME QUEL CHE RESTA DI SÉ. CHE COSA RESTA, CHISSà? Rimango io, Con quella strana espressione, io. Di chi ha finito la scuola. E si ritrova tra i denti il sapore della carta stagnola.