Cosa mi tocca spiegare A certi occhi che implorano vita Che a volte amano come si deve A volte fissano l'ora sbagliata Cosa mi tocca intuire anticipando la scelta più dura Da sentinella che avvisa per prima Tutte le volte che sente paura Cosa mi tocca tacere agli imbecilli che non sanno mica La mia fatica La mia fatica E mosche e caldo, e caldo e vento Mi chiedo a stare lontano da casa per troppo tempo che cosa divento Ho chi mi aspetta, o almeno spero Ma sorvegliare le vite degli altri è stato sempre il mio solo lavoro Cosa mi tocca sperare malgrado questo silenzio cattivo Di essere vivo, che sono vivo Ma i coriandoli bianchi nel cielo mi ammazzano senza di lei Nel deserto fumare e parlare a qualcuno è ciò che vorrei Io continuo la stessa miseria spostando la morte ai guerrafondai A restare da solo ti abitui ben prima di quello che vuoi Cosa mi tocca sperare Cosa mi tocca aspettare, a me E mosche e caldo, e caldo e vento Faccio la guardia anche tutta la notte La sabbia è fresca, il fuoco è spento Forse le scrivo, però è sbagliato Le ho scritto sempre, ogni tanto ha risposto Sento che forse qualcosa è cambiato Cosa mi tocca sperare malgrado questo silenzio cattivo Di essere vivo Comunque vivo Io