Papà mi diceva, "Per capire chi è un buon amico, organizza una festa Fai una festa bellissima, prendi buone birre e dei vini sopra i 13 Prendi del buon cibo, e che la musica di sottofondo Sia bella e che possa accogliere tutti Mettila alta da poter far dire 'Bellissimo sto pezzo! Che gruppo è?' Ma non troppo alta, lascia che i vostri dialoghi Non vengano coperti dagli assoli" "Invita amici", mi diceva, "Invitane tanti Invita tutti gli amici che conosci E poi, finita la festa, lascia che ognuno prenda la via che preferisce Non forzare mai nessuno a rimanere, non convincere Non prolungare mai la festa Che le feste hanno origini più antiche di noi Sanno loro quando finire Tu saluta e augura la buonanotte a tutti E osserva, osserva bene chi di sua volontà resta ad aiutarti Chi ti aiuterà a lavare i piatti Chi ti aiuterà a rimettere a posto, a sistemare le cose Questi saranno i tuoi buoni amici Quelli che non ti staranno accanto Quando la musica e il vino gioiranno con le tue buone lune Questi sono i buoni amici, quelli che rimarranno Anche quando la tua vita avrà da offrire solo briciole e disordine" "E alla fine di tutto", mi diceva papà "Ricorda, alla fine di ogni bellissima festa Alla fine di ogni momento epico Di ogni grande successo e di ogni impresa riuscita Vedrai che accanto a te resteranno sempre pochissime persone Ma quelle pochissime, ricordalo sempre Valgono tutto"