Scrivo a una madre che cresce suo figlio che ci sono anch'io Scrivo ad un padre che manca a sua figlia che ci sono io, e non solo io Credere in se stessi è qualcosa che assomiglia a credere in Dio Amare è un atto di fede, scopare è un atto di pulizia Eppure spesso mi lascia più sporco di prima e nessuno lo lava via La gabbia per l'uomo è una zona di comfort, l'ignoto è qualcosa di troppo Io so chi sono solo quando soffro, ho pochi strumenti, mi amo come posso Ho paura di essere felice Eppure tu vuoi imitarmi, invece di evitarmi Prendo atto del potere che ho per volеre, non è mai tardi Non scegli mai di chi innamorarti Non scegli mai di chi innamorarti Non scеgli mai di chi innamorarti Non scegli mai di chi Com'è che spesso non ci capiamo? Vedi, mi dai le spalle, fai: "Ci vediamo" L'ossessione che ho dentro, voglia di fare Che soddisfa i miei sogni, ma uccide chi amo Vedo quanto è difficile dare un'idea di che cos'è il rap A un paese legato alle cose vecchie Non noti che, in fondo, ci fa da specchio L'ossessione che c'è di essere perfetti Scrivo ad un figlio in pena per sua madre che ci sono io Scrivo a una figlia che piange suo padre che ci sono io C'è un potenziale in quello che faccio, perché dovrei ignorarlo? Faccio due passi, non parlo Chiedo: "Chi può fare più di me?" Sembra che il mondo abbassi lo sguardo, ah Mamma, mi sento invincibile Ho dato a papà il mio perdono, ora so come ti senti Forse decidere è un'occasione che dà solo il dolore Ho visto quello che sembrava un mostro diventare piccolo e solo L'ho affrontato e l'ho sconfitto da uomo L'ho aperto e quello che ci ho visto era buono Mo' che vedo in un cattivo solamente un ragazzino ferito Un Dio che non ha gli strumenti Figlio di un bene che non sa volersi Sto molto meglio, sento la pace sfiorarmi, mi sento capace di darmi Corro più forte e vado un poco più veloce della paura, a cui piace svuotarmi Non è tardi Non scegli mai quando innamorarti Non scegli mai come innamorarti Non scegli mai dove innamorarti Non scegli mai di chi