Albero, ti guardo Nero in controluce Il tuo busto fermo Mi pare un cuore I rami sono vene I rametti capillari Scorrono lenti Sempre più sottili Sempre più lontani Non sanno dove andare Ma allungano il collo Neanche tu sai il motivo Ma sai che lo vuoi E questo ti basta A faticare come un matto Dove vai, albero? Così in alto Che ogni germoglio è meno saldo da terra E ogni foglia è meno forte E destinata a cadere poco più su delle radici E tutte queste braccia spalancate verso il cielo E quelle dita affusolate perché combattono contro questa gravità Perché combattono contro questa gravità Na na, contro questa gravità, na na
Non c'è una testa sopra al tuo corpo Ma riesci a tessere perfettamente coerente le tue qualità Non hai bisogno di un capo Che comandi tutto quanto Forse è proprio questo il punto Il tuo cervello è presente in ogni muscolo E per questo riesci ad essere equilibrato In ogni casuale formazione Armonicamente contrappesato Non hai bisogno di spostarti Per darti una direzione La tua crescita è di per sé la più grande opera Che tu abbia mai deciso di incominciare Dove vai, albero? Così in alto Che ogni germoglio è meno saldo da terra E ogni foglia è meno forte E destinata a cadere poco più su delle radici E tutte queste braccia spalancate verso il cielo E quelle dita affusolate perché combattono contro questa gravità Perché combattono