Ciao Dio, m'ero preparato Per fare cose importanti Quelle che lasciano il segno Quelle che sono già grandi Che pensavo ti piacessero Perché tu le cose grandi sei abituato a farle A volte anche troppo Perché non offenderti Ci sono monti e mari Che sembrano infiniti E l'amore in terra Non dovrebbe avere confini E non hanno senso nemmeno I bulli che Marco ha davanti E Marco non è Giobbe Lo hai confuso con lui Che gli fanno tagli su carne Le urla che rimbombano Spargono insulti Sei brutto, sei frocio Sei nero, sei niente Lui la goccia e anche il vaso Tra il trattenersi e il traboccare Passeggia scalzo nel pensiero Ingombro di gente e parole E ha voglia di essere nudo Perché gli hanno spento il cuore Spogliato come Francesco Sta andando incontro a un lupo Che non ha pelo ma pelle Non ha artigli ma unghie Marco dicono sia debole e indifeso In realtà è un ragazzo che non si è mai arreso Frotte di bulli verso di lui In mano a un mondo di spazi bui (Senza amore dimmi Questa vita cos'è? Guarda il sole come Splenderà anche per te) Si accorge nello strisciare Di questa metropolitana Che cercando il cielo ha trovato aria usata Che in questo bosco di uomini Marco è solo un fiore sbocciato Adesso sa difendersi Non ha paura di perdersi Stacca foto ingiallite Che han vissuto troppe vite Sulla parete bianca e nuda Appende respiri scrostati I suoi sguardi incazzati Ma Dio tu scappi e non ti trova Se il bullo gli ride sul muso Gli scuote il braccio, svuota il cuore Gli sputa sull'anima, spegne il calore Arriva a casa, trova sua madre Un portafoglio e un vestito Sbatte la porta e cerca un cielo Che gli accarezzi la testa E gli dica che ce la faremo E gli dica che ce la faremo Sì che ce la faremo Sì che ce la faremo Ha inciampato in questi bulli Cuore sbucciato Già incerottato