Poi le cose presero un'altra piega Rigoni comprò a credito del materiale rubato Non pagò E non credo avesse intenzione di farlo Piombarono di notte a casa i creditori Ubriachi fradici Sfondarono la porta d'ingresso a calci E lo massacrarono di botte ♪ Perse del sangue L'uso della mandibola per qualche giorno E per un paio di settimane La voglia di vivere Ma quell'estate era stata formidabile Eravamo al massimo della forma ♪ Io e Leo avevamo portato a casa una cassa di champagne Trovata in qualche angolo durante lo sgombero di una cantina Bottiglie già scadute Che andavano alla testa appena dopo due sorsi ♪ Passavamo i pomeriggi in cucina Il sudore ci colava addosso Rigoni teneva banco Le guance infuocate ♪ Eravamo la cornice di un romanzo medievale Noi, gli eletti Riuniti in una casa che cadeva a pezzi Immersi nel silenzio dei pomeriggi d'agosto ♪ E fuori, fuori la peste