La mattina del cinque di agosto Si muovevano le truppe italiane Per Gorizia, le terre lontane E dolente ognun si partì. Sotto l'acqua che cadeva a rovescio Grandinavano le palle nemiche; Su quei monti, colline e gran valli Si moriva dicendo così: per ogni cuore che sente coscienza; Dolorosa ci fu la partenza E il ritorno per molti non fu O vigliacchi che voi ve ne state Con le mogli sui letti di lana, Schernitori di noi carne umana, Questa guerra ci insegna a punir. Voi chiamate il campo d'onore Questa terra di là dei confini; Qui si muore gridando: assassini! Maledetti sarete un dì. Cara moglie, che tu non mi senti Raccomando ai compagni vicini Di tenermi da conto i bambini, Che io muoio col suo nome nel cuor. Traditori signori ufficiali Che la guerra l'avete voluta, Scannatori di carne venduta, E rovina della gioventù O Gorizia, tu sei maledetta O Gorizia, tu sei maledetta Per ogni cuore che sente coscienza; Dolorosa ci fu la partenza E il ritorno per molti non fu.