La carrozza del senato Si trascina coi ruffiani Sulle lapidi lisciate Dal baciamoci le mani Il pudore delegato Annusa l'aria soddisfatto Si accarezza il sottopancia Non contempla la sconfitta Tu, tu prenditi l'amore che vuoi Alla fame stan cucendo La ferita della bocca La questione dritta in faccia Qui si guarda e non si tocca Stanno attenti che l'orgoglio Trovi posto in gradinata Abbia buoni generali Non si complichi la vita Tu, tu prenditi l'amore che vuoi I cecchini sul giornale Quando scostano le tende Ci rivelano feroci Che il mafioso è il sottostante Il padrone che li assolve Ha buon cuore per gli amici Compra bene e con profitto Fallimenti e cicatrici Tu, tu prenditi l'amore che vuoi Se una volta i Cavalieri Li chiamarono collusi Sotto sotto ci trovammo A contemplarli da invidiosi E a Gennaio come ogni anno Ci puliamo forte i denti Per mangiarci quel che resta Della salma di un perdente Tu, tu prenditi l'amore e non chiederlo più Tu, tu prenditi l'amore che vuoi E non chiederlo più