L'istinto ci accompagna Per la notte che si perde Tra le note dei locali Per la gioia dei vicini E c'è tutto intorno un suono Dei ragazzi innamorati Che annegano nel vino Per tenersi più vicino Ed io che non capisco Più il piacere dell'amore Mi perdo nelle storie dei passanti Che sono tanti Così tanti che diventano invisibili E do un altro morso alla vita Che anche se non mi sorride mi guarda E ogni tanto mi fa piangere E do un altro sguardo al passato Al primo errore fatto che vorrei rivivere Per rifarlo ancora, ancora, ancora Io che mi sento una fotografia ♪ Per la notte che è finita ho lasciato due parole Sono scritte su una pietra lì vicino al mare Con la mattina che cammina e i ragazzi vanno a scuola Il panificio sforna il pane e la gente è così buona Ma così buona, che diventa invisibile E do un altro morso alla vita Con i suoi stupidi sogni che forse è una fortuna Che non si avverano mai E do un altro sguardo al futuro Che anche se non mi sorride mi permette Di rinascere ancora, ancora, ancora Io che mi sento una fotografia Quante volte da bambino Son caduto inseguendo un'idea Che forse il senso, il senso dell'eterno Si nasconde in quei piccoli frammenti di felicità E do un altro morso alla vita Perché vi canto, perché vi parlo Forse perché esisto Io che mi sentivo una fotografia