Ma che r'è stu? Potere, potere, potere, potere, potere Potere, potere, potere ♪ Fiumi di parole, torrenti di eventi Che lenti insidiano le menti delle genti Rendendole impotenti, sterili e incoscienti Come salici piangenti in mezzo al turbine dei venti E questa è la realtà: unica, tragica Storica, priva di retorica, figlia dell'America Isterica discarica di oniriche illusioni Che ci appaiono paradisi, ma che invece son gironi Infernali, di emozioni artificiali Dove lacrime di gioia e di dolore sono uguali Banali, formali, sagome piatte, bidimensionali Quinte di un teatro permanente Di un circo di fenomeni formato dalla gente Secondo quella logica appresa dai latini Che il pane e gli spettacoli ci rendono agnellini Miti, passivi, inoffensivi Privi del bisogno d'accertarci d'esser vivi Siamo cani sperimentali di Pavlov La cui salivazione vien dalla televisione Controllata, manipolata, pianificata Secondo il palinsesto che prevede la giornata Comincia dal mattino, fino alla sera L'isterico pigiare delle dita sopra alla tastiera Del telecomando, scettro esecrando Ora accelerando, ora rallentando È lui che ci comanda in questa sarabanda D'opinioni di fantocci: basta scegliere la banda UHF, VHE, che occasioni di beffe ce ne sono a bizzeffe Basta! Ribellarsi è un dovere Disconnetti il potere ♪ A questo punto lei potrà osservare che con i rumori tutto va bene Ma quale effetto fa l'ascolto della musica?