Sorridi, su Bocca murata Degradata felicità Sarà ancora felicità Sorridi, su Ai grandi bagnanti Calmi come segreti Punta gli occhi agli orli del mondo Sei tu, sei mia Una gioia ci annoda insieme Ed io scaccio i miei gatti Come mostri dal profumo di una donna Tu sei la mia Più lunga promessa Finalmente io posso dirlo L'arte è il terzo suono che Vibra tra le corde della nostra quotidianità Quando guardavamo il Golfo a tarda sera Dando i nomi a tutto: monti, case e chiese La discesa del Petraio ed il suo amore Ci han chiamati come il Nibbio di Leonardo Lampade di bacche in acqua a tarda sera E le vele che frustano l'alba Le abbiam investe godendo e poi piangendo Con o senza braccia, con o senza pancia Una figlia apre e cuce cicatrici Dà la scossa come quelle vele alzate Rende vero il verso e schiude tante bocche Come solo fa la bocca di quel fave E mentre lì suona, quaggiù qualcosa muore La ferita annega in quella guancia Rasserena tutti e poi lenta scompare In quella Via Lattea di carne vorace