Zanotti, Trentacoste Eri me non eri in te e con me ti porterò, Se poi guardo oltre l'attesa ti sopporterò. Grida amore la tua scena e pende su di me Un apostrofo di spine che mi avvolgerà. Eccoti, sempre lucida, quasi ipnotica sembri Venere. Eccomi, tramortiscimi, non parlare se mi vuoi vendere. Ero te ma non in te, per questo perderò Più di quello che ho vissuto, tanto o forse no. Blandamente mi compiaccio della mia bontà. Fingo e piango ma il tuo fango mi soffocherà. Eccoti, sempre lucida, quasi ipnotica sembri Venere. Eccomi, tramortiscimi, non parlare se mi vuoi vendere.