Te lo chiedo per l'ultima volta Quanto fa due più due? Quattro No, fa cinque! Ma sei, amico, impazzito! Mi chiamano pazzo con un cazzo di puzzle al posto della testa Rinchiuso in un manicomio con le sbarre ad ogni finestra Macchinari che ti riprogrammano l'esistenza Sono un sovversivo, ecco il motivo di questa permanenza Innestano una memoria virtuale, eliminano quella reale La società lo impone, per lei sei fonte di male Lo avevano previsto certi profeti, ora ci credi Il mio cervello sarà meno saturo dei coglioni di Rocco Siffredi Ehi, criminalizzato perché ho pensato Merito la cancellazione del passato Avrà più memoria storica un neonato C'è un dottore pronto alla ricostruzione di ogni mio neurone Nessun dolore come Rita Pavone, qua è dove Gli esperimenti iniziano alle sette del mattino Con due royp nell'intestino ho un disastroso impatto visivo Privato del tempo, vivo fuori e morto dentro, è il nuovo mondo Codice 7-4-2-3 Riprogrammare Questa è la soglia della civiltà Il sistema è capace di controllare la realtà Non c'è più legge e il carcere è retaggio del passato Ma chi va contro il sistema deve essere curato La trasformazione delle persone L'umiliazione progressiva porta ad una spersonalizzazione In una cella con pareti tutte uguali Nudo come un verme, mangia a quattro zampe come gli animali E luci in faccia pure quando dormi In poco tempo perderai il conto di minuti, ore e giorni Confessioni a piscia addosso e manganellate Confessione scaccia via eresia, torture non reiterate La tua fede cede se stai in piedi sopra a un piede Dieci elettroshock e un cazzo in culo a chi non crede L'eretico non va bruciato, ma plagiato Perché il sistema funziona e l'individuo è schiacciato Codice 7-4-2-4 Riprogrammate La coscienza è assente, all'alba solo calma apparente Sale febbre sotto pelle nelle celle d'occidente Non voglio prete e predica, vivo una fede eretica Ho fatto la mia scelta, m'aspetta la sedia elettrica Colpi su corpi lividi, più bruciature e brividi Ho troppa nebbia in testa, l'uomo è bestia coi suoi simili Padre nostro uccidi il mostro della nostra dannazione Somministraci più farmaci e poi parlaci d'amore Di sicuro è la paura che mi sveglia ad ogni ora Ma se urlano 'sti pazzi urlerò più forte ancora Ho un orizzonte onirico tetro in cui resto in bilico Chiedo se sono vivo deliro dentro al mio incubo Sotto sedativi tra pareti di cuscini Ma se i pazzi stanno fuori sono lucidi assassini E se questo è un manicomio non illuderti di uscire Stai rinchiuso come noi o sei una guardia col fucile