Un tempo ogni nazione aveva il proprio imperatore Un re da combattere con la rivoluzione Oggi invece che la democrazia ha fallito Sono sempre schiavo ma non so la faccia del mio nemico Cospiratori, banchieri, raccomandati Nuovi ricchi, avvocati illuminati Ognuno ha il suo pezzo di torta E dietro la porta Che apro c'è sempre un'altra porta E un ingranaggio scomposto E più metto a fuoco l'obiettivo più mi pare nascosto Sarà lo spread, il rank o il campionato Ma il mio vicino ora trema narcotizzato Ed i giornali parlan d'altro Come se il futuro fosse il frutto di un abbaglio Resto un bersaglio Mentre il tempo mi uccide E qualcheduno per noi ora decide Sono i giorni del condor Mille identità cancellate come foto ricordo Io non mi ricordo Ma mi è stato detto che mi hanno cresciuto dentro un altro posto In un altro corpo Sono i giorni del mondo che collassa su se stesso La vita che viviamo non è in nostro possesso Controllati, decifrati, digitati Contagiati, disagiati, decimati Hanno i rapporti segreti nei loro archivi Sanno cosa vedi, dove scrivi e come vivi Sanno governarti come Dio comanda Perché in Italia quando Dio comanda oscurano ogni mia domanda E siamo in fuga ma non sappiamo da dove Noi con altri mille milioni di persone Cerco un posto al sole, ma rimango all'ombra E sono un altro condor che passa su un'altra tomba Sono i giorni del condor Ora che mi crolla addosso quello che ho attorno E non posso scendere a patti Se ognuno da la sovversione dei fatti Bisogna farsi scaltri Per noi la diffidenza no, ma prima Ed è meglio che anche tu non ci dorma in cima Potresti ritrovarti morto Tradito da un amico se qualcosa va storto Niente di personale Quando si è messo male Chi ne può ricavare Può fiutare l'affare Tramare nell'ombra Ogni cosa che ti circonda Te la fan vedere sotto un'altra forma E l'erba cattiva non si estingue Ha la radice che contraddistingue le malelingue E mentre cerco di scoprire quelle cose che non ti diranno Mi chiedo quando questi giorni finiranno