Dodicianni come il fuoco nello stomaco Come un cieco che si ammazza di parole Che si fissa su di un punto, Come fosse lì da sempre, Che non può vedere niente O che non vuole Dodicianni come te che stai nella classe accanto Che ti fai spiare Come Deborah in C'era una volta in America Che non contano i giorni persi Che non bisogna aversi Per ricordare Dodicianni come gli anni chiuso in una stanza A cercare di dare un numero alle dita Suona forte, Suona come fosse l'ultima promessa Fatta con il cuore E ti chiameranno maestro Dottore professore Io ti ho preso con entrambe le mani Ti ho dedicato tutto il meglio che potessi avere Le dita educate a scale e i pomeriggi tardi Fino ad arrivare ad odiarti e poi lasciarti Per poi tornare E sopra gli argini, che cosa vedi E' ancora nostra questa città E sopra gli argini, che cosa vedi E' nostra terra, questa terra E sempre lo sarà Dodicianni come la differenza tra i miei genitori Come Tosca che si butta nel finale Caro babbo non ti si può proprio dire niente Mamma è stata la migliore