Kishore Kumar Hits

La Kattiveria - Nelle viscere şarkı sözleri

Sanatçı: La Kattiveria

albüm: Dove Vola L'avvoltoio


Brenno, 4 bicchieri
Sedie di paglia
Anni settanta
Il bar Barabba
Liscia la barba
Bada la banda
Guarda la manda che balla la bamba
Bambola bionda
Alza la gonna gonfia che abbonda
La sala rimbomba
E l'uomo s'incanta
Solo le foglie
Scopa sua moglie
Lui le raccoglie
Cura la tomba
Perso nel serio pensiero se è vero
Lo sveglia l'assolo di tromba
Sotto il colletto
Estratto un foglietto
Letto l'estratto
Lacrima sorda
Scritto perfetto
Parole d'affetto
Il ragazzetto
Annata 90'
In tuta e giacchetto
Spalanca le braccia
Strappa la mancia
Falsa la faccia
Falsa innocenza
Beata ignoranza
Taglia la stanza che danza
D'innanzi alla banda che incalza
Ridendo si vanta
Strappa la pagina al vecchio che s'alza
Brenno lo segue tra le sedie
Scosta le braghe
Ne impiglia le pieghe
Lo prega d'avere
Le scritte in memoria
Del cuore a ricordo d'amore
Che gliela ricorderà
Accende la carta che cede alla cenere
Celere vola nell'etere
Libera, libera, libera
È qui che perde il senso
E il senso subisce nelle viscere
E non ti resta che piangere
È quindi che prende senso
E il senso affittisce, vuole vincere
E non ti resta che ridere
Banda, taglia la carta
Cuce da sarta
Scarta filati di file filanda
Sbaglia, ritaglia la sera filata
Costata tra trame di fiandra
Vive tra luci di fili
Dai vividi tipi di toni
Colori di spole
Fino alla fine del turno
Fino alla fioca calata del sole
Anni 50', bella ma stanca
Pensa al marito partito con l'altra
Lo vuole finito
Per ora perfino perito
Con l'odio per [...] che incalza
Pensando a quell'altra
Pensando la scalza
E solo per ora ne soffre abbastanza
Entra il capo nella stanza
Punta dritto verso il banco
Passo lungo, sguardo strano
Poi la sfiora con la mano
Gliela scorre lungo il fianco
Poi le dita sopra il seno
Glielo tocca con lussuria
Ed è un sopruso di veleno
Il rigido corpo reagisce, patisce
Le viscide dita che scivolan lisce
Seguendo le linee vestite d'angoscia
Che agisce con brividi simili a bisce
È qui che perde il senso
E il senso subisce nelle viscere
E non ti resta che piangere
È qui che perde il senso
E il senso subisce nelle viscere
E non ti resta che piangere
È qui che prende senso
E il senso zittisce, vuole vincere
E non ti resta che ridere
Gaudio, spalle al mondo
Guarda il banco
Beve il Braulio
Brama l'alcol
Calma il baco
Colma l'odio del suo sbaglio
Pensa al figlio dentro al maglio
All'orrore del suo caro
Tutto perso, senza senso
Solo il denso del suo amaro
L'arsura perenne che preme per bere
Gli preme le tempie
Gli lede le vene
Rende le tenebre tenere
E teme di smettere e cedere per le sue pene
Pesa il bicchiere, lo pone al bancone
Col cuore tra soffi di fumo e vapore
Passan le ore, lottando l'umore
Portando alla torbida testa torpore
Entra un signore, senza rumore
Ombra nascosta tra le figure
Scuro figuro gli gira da dietro, lo vede dal vetro
Con l'abito scuro
Taglia la viscida [...]
Che lascia la mano l'amata, la sacra moneta
Piegata di pelle pregiata
La laida ladrata gli ruba il futuro
Il povero gaudio seduto alla peggio
Perde l'appoggio, l'ancoraggio
Prende coraggio cedendo sul freddo terreno incollato dall'alcol ma
Il volto ritorto del viso gli vola tra gli occhi tendendo
Per pochi secondi
Vede la torbida ombra
Sfocando gli sfondi che se ne va
È qui che perde il senso
E il senso subisce nelle viscere
E non ti resta che piangere
È qui che prende senso
E il senso affittisce, vuole vincere
E non ti resta che ridere
È qui che perde il senso
E il senso subisce nelle viscere
E non ti resta che piangere
È qui che prende senso
E il senso affittisce, vuole vincere
E non ti resta che ridere

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