Era venuto alla luce nel buio
Sotto una guerra e sotto a un Cristo
Sotto un tangibile ed ambiguo cielo nero
Come la placenta
Fu sua madre cullandolo in braccio
Su una sedia da giardino
A dire: "Padre, ma quanta fantasia e bellezza
Spegne la prudenza"
Nel battistero di San Giovanni
Fra il rumore del lago e del treno
Padre Leone con un fiato divino
Annunciò il nome di Celestino
Sotto il cielo impresso sulla volta
Ogni battito delle ciglia
Di quel miracolo della vita
Era stupore e meraviglia
Ogni cosa è bella
S'era fatto adulto assieme a Lucia
Per amore lei gli illuminò il cielo
Dentro la vastità celeste dei suoi occhi
Ipovedenti
Ma fu una maga dalle labbra ciliegia
Ad incantarlo con il paradosso
Di un tradimento consumato dentro a un letto Matrimoniale
Nella chiesa vestita a festa
Fra l'odore d'incenso e Chanel
Tutti pregarono che fosse vero
Che il loro amore fosse sincero
Sotto il cielo impresso sulla volta
Lui le giurò fedeltà infinita
E la fece piangere pure nel giorno
Più bello della sua vita
Ogni cosa bella ha una sua fine
Era invecchiato in cattività
Respirando aria condizionata
Come la libertà dei pappagalli dentro ai letti
Non voleranno mai
Fu un pittore di pochi pennelli
Ad illustrargli da dentro la stanza
Che ogni colore di questo mondo nel profondo
Diventa nero
Nella cappella dell'ospedale
Fra il tremore di gambe e candele
Prese coscienza che non era vero
Il celeste non diventa nero
Sotto il cielo impresso sulla volta
Aprì una sedia da giardino
Come fa un angelo con le ali
E l'eternità lo raggiunse chino
Ogni cosa bella ha una sua fine