Dentro questi occhi di vetro Vorrei essere un chiromante Dirti come andrà a finire Tenermi tutte le tue magliette E ce ne sono tante In fondo a me Sei libera di fare quello che vuoi Ho i polmoni annodati, slegali se puoi Perché se ti cerco perdo fiato e non ci sei Io me ne vado per i cazzi miei Per i cazzi miei Guarda come traballa la città vista da questo bar E sul mio conto sei bicchieri e qualche paura che se ne va E non riesco più ad abituarmi all'odoraccio che c'è Quando esco da quella panetteria che sa sempre di te E non riesco più ad abituarmi al casino che c'è Nel locale che ti fa così schifo dove tutti sono felici Ma solo fino alle tre Fino alle tre In mezzo alle tue braccia di cera Vorrei sentirmi una famosa cantante Di quelli che ti esplorano fino in fondo con una sola canzone Senza farti capire niente E ce ne sono tanti Meglio di me Puoi diventare ciò che vuoi Ho dimenticato le chiavi, aprimi se puoi Perché se ti cerco e stai lì dove sei Io me ne torno dentro i fatti tuoi Dentro i fatti tuoi Guarda come traballa la città vista dalla mia età Occhiali da sole, denti stretti e tanta ansia di come sarà E non riesco più ad abituarmi a tutti quei programmi sui Rai Tre Da finti intellettuali che però piacciono molto a te E non riesco più ad abituarmi a tutta quella polvere Che rimane lì sui tasti neri del piano Del piano, e vabbè E vabbè