Scrivo a te Braschi e al mezzo secolo di vita che avrai Ti scrivo per consolarti per quello che non sei stato e non sarai Scrivo a te e allora i tuoi piedi saranno bene per te che potrai capire Ti scrivo, ti abbraccio e spero sarai capace di ricordare Io ricordo bene i tuoi vent'anni Il mare che portavi dentro I sogni stesi tra l'euforia e lo spavento La giostra girava forte e tu ci stavi male E chiedevi di scendere e c'era sempre qualcuno a fare finta di non sentire Adesso fermati e consuma bene quello che hai E che il senso di equilibrio non ti appartenga mai O ammucchia le tue quattro cose e dimmi Era quella la verità? E dimmi se ti ricordi L'inferno che colore ha E adesso dimmi qual è il motivo del dolore Di questo filo sottile tra la morte e la fine di un amore Ma se sei stanco e non hai voglia di parlare Fa niente davvero Puoi lasciarti addormentare E dai, dai che non è stato poi tutto così male Che ad un segno sulla pelle è succeduto sempre un lungo giorno di Natale Le luci appese alla finestra È buio sulla strada Un coltello nella mano e due angeli sul letto comunque vada Un coltello nella mano e due angeli sul letto Comunque vada