Quando il vuoto raggiunge i tuoi occhi, E non ci vedi più, E non senti nessuna ragione, Anche quella che hai tu. Se la rabbia ti abita dentro E tu fuori di te, Nella furia che fa da padrona, Ti trascina con se. Non fai parte di un videogioco, Non si torna da lì, E la vita non la paghi con poco, Per sprecarla così. Mentre da quel movente sei spinto. Quinto: non uccidere... Non odiare No, non violare la legge del mare, del sole, del cielo e la terra. Quinto: non uccidere... Non far male No non ti sporcare A niente e a nessuno è permesso, Neanche alla guerra. Ah, non uccidere... E non dirlo neanche per scherzo, Non lo pensare mai, Da quel limite irreversibile Non ci distante stai. Anche quando di un fuoco sei preda, Non puoi difenderti Prima che la coscienza ti ceda O permetta di vincerti Dal più basso, feroce, tuo istinto. Quinto: non uccidere... Non usare violenza, Non spingere la tua esistenza Nel nero più nero inferno. Quinto: non uccidere... Non spezzare No non ti macchiare Col sangue a nessuno è permesso, Neanche a un governo. Ah, non uccidere... A nessuno è concesso Neanche alla guerra... Ah, non uccidere... Non ferire il senso profondo e sottile Del mare, del sole, del cielo e la terra.