Eccoci più stanchi
Sul finire questo giorno
Tramontato come tanti
Occhi, dentro agli occhi, andare avanti
Rendere speciali questi istanti
Sempre troppo pochi, ma importanti
Lasciami passare
Tra i pensieri già affollati dei programmi di domani
Seguimi le linee delle mani, leggi qui il futuro, se ci tieni
Se mi vedi e sogni ancora pieni
Leggi pure ottobre
Con castagne, piogge ed ingiallite foglie morte
Trova poi novembre con le sue giornate corte
Proiettato verso il freddo duro di dicembre già alle porte...
Il nostro correre, così darci da fare
Il nostro esistere, le nostre vene al sole
Il nostro correre, il nostro respirare
Di questo ossigeno dovercene strafare
Dentro quei margini di cui andare fieri
Irresistibili, oggi più di ieri
Gli inverni teneri, l'estate e poi settembre
Amore mio, amore mio per sempre
Eccoci svegliati dalle remore, le prediche, le previsioni e noie
Sono più i problemi delle voglie, la vita in fondo parte dalle doglie
E un grido che lei stessa poi ci scioglie
Lasciati portare in quel salto così alto che possiamo simulare
Tutto scorre, panta rei, e rei siamo, se più consapevoli restiamo
Fermi e immobili, non ci abbracciamo
E prepotente un fiore schiude marzo e si apre a Primavera
Col suo odore spinge tutto in fretta, esplode il caldo ed è colore
Il grano per la macina e farina buona per il pane e il cuore
II nostro correre, le nostre esitazioni
I nostri film, le foto, le canzoni
Le nostre facce che cambiano espressioni
Il nostro stringerci, cercare posizioni
Il nostro correre, fermarci e ripartire
Il nostro crescere, rinascere e morire
Il nostro tendere, concedere e pretendere
Amore mio, amore vuoto a rendere
Il nostro perderci, seduti vista mare
Il nostro chiederci con fiamme da riaccendere
Amore mio, amore da difendere
Amore dolce, amore da mangiare
Amore brivido, amore da provare
Stringimi... è già Natale...!
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