Dacci, dacci oggi il nostro pane avvelenato d'illusioni La malattia dei ruoli La rassicurazione di essere insostituibili Ma intercambiabili con tutto Dacci, dacci oggi il nostro pane avvelenato di nevrosi La malattia dei cuori L'allucinazione di sentirsi una cosa sola Ma senza solitudini Dacci, dacci oggi il nostro pane avvelenato di simbiosi La malattia dei poli L'attrazione verso quello che completa il nostro cerchio Ma col righello in mano Dacci, dacci oggi il nostro pane avvelenato di psicosi La malattia dei soli La rassicurazione che sia tutto imprevedibile Organizzandosi per tempo Diversi da come ci vedono tutti Diversi da come ci vedono tutti Ci vedono come hanno paura di essere visti Ci vedono come hanno paura di essere visti Diversi da come ci vedono tutti Diversi da come ci vedono tutti Ci vedono come hanno paura di essere visti Ci vedono come hanno paura di essere visti Dacci, dacci oggi il nostro pane avvelenato di finzioni La malattia dei cloni La condizione di sentirsi una cosa unica Ma uguale a tutti Dacci, dacci oggi il nostro pane avvelenato di ambizioni La malattia dei sogni La manipolazione che sia tutto raggiungibile E senza alcuna fatica Diversi da come ci vedono tutti Diversi da come ci vedono tutti Ci vedono come hanno paura di essere visti Ci vedono come hanno paura di essere visti Diversi da come ci vedono tutti Diversi da come ci vedono tutti Ci vedono come hanno paura di essere visti Ci vedono come hanno paura di essere visti