Soffia forte da ponente un vento infame Sugli uccelli e il molo carico di gente Cappelli, ombrelli, gonne, Valigiame arriveranno in sette giorni ad occidente Ma i motori vanno anche controvento Sulle navi del primo Novecento Non svolazza nemmeno mezza vela Solamente una bandiera come riconoscimento C'era Marco, il garzone del fornaio Aveva in tutto sette soldi e una valigia Si è imbarcato mezzo mozzo, marinaio Pulisce il ponte, pela patate nella stiva E sogna una casa in pianura Una moglie da abbracciare quando è sera Se lo portò via la polmonite e L'odore di antracite dell'estate alla miniera Ecco Ilde là sul ponte, perle al collo Col cappello ed un ventaglio alla orientale Tre mariti, ha lasciato qualche soldo E i rudimenti di economia sperimentale Ora cerca altri allocchi da spennare Investire per aumentare il capitale Sarà lei l'allocca per davvero E dopo un venerdì nero non avrà di che mangiare Poi c'è Anna col suo Luca, un grande amore Fra le mani sogni insieme, figli sani Finché lei si imbatterà in uno Scrittore nei meandri intellettuali hollywoodiani Che la lusinga con promesse da caimano Il suo nome in ogni cine americano Basterà che lui dica "Ciak, azione! " E la post-produzione la farà sul suo divano Poi c'è lei che sale a bordo di nascosto Porta addosso un grande pacco con premura In sala macchine si addentra e ben riposto Lo abbandona nell'angusto sottoscala C'è da chiedersi che cosa ci sia dentro Da dove arrivi questo tenero lamento Sembra quasi l'incipit di un pianto Poi perché prestar tante attenzioni a Una cassa di limoni e sparire in un momento