Mio padre mi lasciò un orologio d'oro del '63 Come a dire che... "Attento ragazzo, il tempo non aspetta Le cose che non dici mai Diventeranno cose che non sentirai... Le cose che non dai Ne costruiranno altre che poi non prenderai..." E mi portava qui Davanti a questo fiume... come oggi qui E gli dicevo: "Sì... La vita che voglio non sarà così... Prendere tutto e darsi a metà Mezze bugie e mezze verità Scoprire gli altri, senza scoprirsi mai Sempre bene attento a quello che fai" Lui mi diceva: "Guarda laggiù Oltre le case, oltre quel fiume, guarda laggiù" Dall'altra parte del fiume la vita sorride e se ne va Io resto fermo a guardare oltre le luci della città Da questa parte del fiume restiamo io e te Da questa parte... chissà perché Scendevamo di notte verso quel litorale Forse in fondo potevamo provare A lasciarci alle spalle questa vecchia città Il suo buio, la sua velocità Tu dicevi: "Tesoro, non le vedi le stelle Non ne ho viste mai tante così grandi e belle... Se coprissero tutto, anche il nostro viso Con un'ora di pace, con un grosso sorriso" E io alzavo il tettino, cosicché i tuoi capelli Ingrossati dal vento, fossero più belli Costeggiando quel fiume potevamo arrivare In un posto sicuro... dove stare a guardare Tu mi dicevi: "Guarda laggiù Oltre le case, oltre quel fiume, guarda laggiù" Dall'altra parte del fiume la vita sorride e se ne va Io resto fermo a guardare oltre le luci della città Da questa parte del fiume restiamo io e te Da questa parte... chissà perché Da questa parte del fiume restiamo io e te Mentre la vita... chissà dov'è